Verso la seconda metà del XIX alcuni ottici tedeschi realizzarono la contattologia, meglio conosciuta come la branca della medicina che ha dato il via alle lenti a contatto (LAC). Con il tempo le lenti a contatto sono diventate parte integrante della vita di moltissime persone infatti in molti sono ormai soliti utilizzarle perché più comode rispetto ad un normale occhiale.
Esistono due tipi di contattologia e per chi volesse provarle sarà bene che inizi ad approfondire l’argomento: contattologia medica e contattologia pediatrica.
Contattologia Medica
Non dovete sottovalutare la contattologia medica perché consente un utilizzo corretto delle lenti a contatto ed evitare quindi l’insorgenza di eventuali problematiche visive e corneali; considerando che si mettono a diretto con l’occhio.
Se pensate che sia una passeggiata iniziare ad utilizzare le lenti a contatto, vi stavate sbagliando. Infatti si dovrà inizialmente andare ad effettuare una visita contattologica specialistica al fine di avere i giusti parametri (dimensioni, materiale di costruzione, geometrie) per definire la LAC più opportuna per ogni occhio.
Contattologia Pediatrica
Anche in età pediatrica talvolta può essere utile utilizzare le lenti a contatto per andare a correggere alcuni difetti visivi che difficilmente un occhiale riuscirebbe a risolvere, come ad esempio un’ipermetropia, una miopia elevata congenita o quant’altro. Ovviamente le lenti a contatto potrebbero anche essere utili per un ruolo protesico come l’albinismo oculare.
Nei bambini la lente a contatto è molto utile perchè offre l’opportunità di svolgere ogni tipo di attività senza creargli nessun pericolo (ad esempio se vostro figlio fa un’attività sportiva, un’occhiale si prorrebbe sicuramente come un ostacolo).
In che cosa consiste una visita contattologica specialistica?
Rappresenta una visita di estrema rilevanza perché permette al medico di effettuare degli esami approfonditi a livello oculare. Ecco gli esami che solitamente si fanno in questa sede:
- Topografia corneale computerizzata: oggi giorno le tecnologie arrivano dappertutto infatti questo esame consente di analizzare nel dettaglio la morfologia e le varie misure geometriche dell’occhio del paziente. In questo modo il medico sarà in grado di dirvi esattamente le alterazioni dell’immagine che di solito percepite.
- Biomicroscopia: esame fondamentale che rileva eventuali alterazioni fisiologiche e dei tessuti delle strutture oculari. Approfondisce il film lacrimale e la dinamica relativa alla superficie corneale.
- Shirmer Test e II: esame molto semplice e indolore che permette di quantificare la produzione lacrimale volta a capire l’eventuale secchezza oculare causata dalla lente.
- Fitting lente diagnostica di prova: questo rappresenta l’ultimo passaggio svolto dal professionista che testa la lente sul paziente al fine di capire se i risultati ottenuti si applichino senza problemi alla superficie oculare.E’ fondamentale quindi effettuare dei controlli periodici perché ci potrebbero essere eventuali modifiche o aggiornamenti al fine di salvaguardare i tessuti oculari ed evitando di generare possibili e spiacevoli complicanze.
Le diverse tipologie di lenti a contatto
Si consiglia per questo di utilizzare delle lenti a contatto più adatte ai vostri occhi, sotto consiglio dell’esperto. Eccovi alcune tipologie di lenti a contatto:
- Lenti a contatto Hydrogel: permettono di avere il massimo comfort e sono ideali se avete necessità di utilizzarle per molte dure durante l’arco della giornata (al massimo 8 ore o in caso chiedete al vostro Specialista).
- Lenti a contatto silicone + hydrogel: ideali se vi è stata diagnosticata un’alterazione corneale oppure qualora abbiate bisogno di un elevato apporto di ossigeno. E’ necessario che lo specialista verifichi l’idoneità a questa particolare lente a contatto.
- Lenti rigide gas permeabili (RGP) o semirigide: queste lenti svolgono un lavoro fondamentale perché hanno il compito di correggere disturbi specifici, in particolare miopatia e/o astigmatismo.
- Lenti Sclerali: lenti speciali che si adattano alle superfici corneali più ostiche oppure ad alterazioni morfologiche (interventi chirurgici e/o laser mal riusciti).
- Lenti Ibride: un mix tra lenti Hydrogel e lenti rigide gas permeabili. Ideali se si presenta una bassa tolleranza alle lenti RGP.Esistono sul mercato anche lenti a contatto multifocali oppure progressive per presbiopia. Purtroppo però sembrano non aver avuto molto successo a causa di alcune limitazioni riscontrate da chi le indossava (visione poco chiara o difficoltà nel focalizzare oggetti/testi da lontano e/o vicino).